L'innovazione
Kemppi e la Direttiva UE sulla progettazione ecosostenibile
25 ottobre 2022
A partire dal 1° gennaio 2021, l’Unione Europea ha istituito una direttiva sulla progettazione ecocompatibile che si applica direttamente a tutti i prodotti che consumano energia venduti negli Stati membri, comprese le saldatrici. Cosa significa e cosa può fare un produttore per essere al passo con la direttiva? È possibile per l’industria delle saldatrici diventare completamente “green”? In Kemppi, la consapevolezza ambientale è semplicemente uno dei nostri principi operativi.
Anu Rousku
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Lo scopo della Direttiva sulla progettazione ecocompatibile è quello di incoraggiare i produttori di prodotti che consumano energia (EuP) a trovare nuovi modi per ridurre il consumo energetico e altri impatti ambientali negativi durante la fase di progettazione del prodotto. Sebbene la direttiva si concentri principalmente sulla riduzione dell’utilizzo energetico, mira anche a mettere in evidenza altre considerazioni ambientali, tra cui l’uso di materiali e il consumo dell’acqua, le emissioni inquinanti, le questioni relative ai rifiuti e la riciclabilità.
Che cosa significa in pratica la Direttiva UE sulla progettazione ecocompatibile?
La direttiva sulla progettazione ecocompatibile mira a limitare l’impatto ambientale dei prodotti che consumano energia senza sacrificare la competenza europea o causare costi insostenibili per gli utenti finali. Per le apparecchiature di saldatura, la direttiva prevede una serie di requisiti sui limiti di efficienza obbligatori per l’alimentazione, nonché sugli aspetti di economia circolare (come la disponibilità di pezzi di ricambio e le informazioni sulle quantità di filo di saldatura o di materiale d’apporto utilizzato). La conformità alla direttiva è controllata dalle autorità pubbliche di sorveglianza del mercato in ogni Paese membro, come Tukes in Finlandia.
Si stima che il rispetto dei requisiti della Direttiva Ecodesign comporterà un risparmio energetico annuo di 1,09 TWh entro il 2030. Ciò corrisponde a un risparmio annuo totale di circa 0,27 Mt di CO2. Per lo più, le recenti tecnologie sviluppate in Europa sono già automaticamente conformi ai requisiti, il che migliora significativamente la competenza europea rispetto sia alla precedente generazione di trasformatori di saldatura sia alla produzione a basso costo al di fuori dell’UE.
Lavoro sistematico molto prima della Direttiva UE sulla progettazione ecocompatibile
Per Kemppi, lavorare per ridurre il consumo energetico e ottimizzare l’uso delle materie prime è un modo naturale di operare da molto tempo. 20 anni fa, Kemppi ha partecipato a un progetto universitario volto ad analizzare i flussi di materiali e le materie prime del noto Minarc 140 di Kemppi. L’obiettivo era identificare i materiali potenzialmente pericolosi e documentare l’origine delle materie prime: un compito non facile, perché una saldatrice può essere composta da oltre 2.000 componenti. A seguito di questo progetto, le apparecchiature di saldatura di Kemppi sono risultate riciclabili e le tecnologie utilizzate, come la tecnologia a inverter e la digitalizzazione, sono state considerate accettabili dal punto di vista della sostenibilità.
La partecipazione a progetti di ricerca fa parte delle operazioni ESG di Kemppi ed è una parte fondamentale dell’essere un produttore responsabile. Ogni giorno facciamo la nostra parte, ad esempio riciclando i rifiuti elettrici. Per i nostri clienti, un’apparecchiatura di saldatura durevole con un lungo ciclo di vita è una scelta ecologica, ed è per questo che ci impegniamo nella scelta dei materiali, nei test e nello sviluppo tecnologico.
La scelta dei materiali giusti conta
Anche se i produttori di saldatrici si impegnano a comprendere la loro catena di fornitura fino all’origine di ogni materiale e componente, non è sempre facile. La catena è lunga e non tutte le parti interessate sono disposte a essere trasparenti. Tuttavia, grazie agli sforzi dell’industria, negli ultimi tempi l’uso dei chiamati “conflict minerals”si è ridotto in modo significativo in Europa. Allo stesso tempo, la situazione migliorerà con la crescente consapevolezza dei clienti riguardo all’audit della catena di fornitura.
Secondo la Direttiva Ecodesign, i pezzi di ricambio dovrebbero essere disponibili fino a 10 anni dopo la cessazione della produzione. Questa sfida viene in parte affrontata utilizzando, quando possibile, gli stessi pezzi di ricambio in diverse saldatrici. Questo approccio facilita anche la documentazione e il controllo della catena di fornitura.
La produzione extraeuropea a basso costo può contenere sostanze chimiche pericolose, con conseguenti rischi per il saldatore e per l’ambiente. Anche se i materiali di buona qualità sono più costosi, sono anche sinonimo di sicurezza e rispetto dell’ambiente.
Cosa ci riserva il futuro?
Sebbene il continuo miglioramento tecnologico sia in corso nel settore, esso ha i suoi limiti. L’efficienza operativa non può essere migliorata di molto senza sacrificare il costo e quindi la competenza complessiva del settore. Kemppi migliora la qualità dei semiconduttori, ma allo stesso tempo le parti in rame più resistenti aumentano il peso totale dell’apparecchiatura di saldatura e potrebbero comportare un prezzo finale più elevato.
Ciò che conta di più è il processo di saldatura stesso. Migliorando la qualità dell’arco, un produttore di apparecchiature di saldatura può ridurre in modo significativo gli schizzi e ottimizzare la qualità della saldatura, il che si traduce in un minor spreco di materiale e nell’assenza di tempo per la pulizia del pezzo o la riapertura delle saldature. Il modo migliore per risparmiare è saldare solo lo stretto necessario.
Come in passato, Kemppi è ancora oggi conosciuta come una realtà onesta e trasparente sul mercato, che mantiene le sue promesse e costruisce relazioni durature con i suoi interlocutori. Prendiamo sul serio la nostra attività e vogliamo essere più di un ottima saldatura per la vostra azienda, ora e in futuro.
Anu Rousku
Marketing Communications Specialist at Kemppi Oy until September 2020. Experienced professional in content marketing with a demonstrated history of working in the industrial B2B sector. Playing with words, persuading the reader, with the spirit of getting things done – it is all seen in the result.