Automazione della saldatura
Quali saranno le principali tendenze del settore della saldatura robotica per il 2022?
27 dicembre 2021
Dai robot collaborativi all’impareggiabile controllo della precisione per realizzare Industry 4.0 – presentiamo le principali tendenze che, secondo i nostri esperti, rivoluzioneranno il mercato della saldatura robotica nel 2022.
Sini-Maria Melanen
Gli effetti della pandemia continuano a scuotere l’economia globale. Il settore della saldatura robotica non è stato immune, ma sta tenendo duro, anzi, sta ricominciando a correre. Torben Henriksen, Sales Manager presso Kemppi Danmark A/S, si unisce a noi nell’analizzare alcune delle tendenze più interessanti che si prevede emergeranno nel mercato della saldatura robotica nel 2022.
Ascesa dei cobot
Per le aziende di vari settori, una delle lezioni più importanti della pandemia è stata quella di automatizzare e digitalizzare le operazioni. Mentre la domanda di sistemi automatizzati è in aumento, c’è una chiara carenza di operatori qualificati in grado di utilizzare queste macchine. Questo, a sua volta, ha portato all’ascesa dei robot collaborativi o “cobot”. Progettati per lavorare nelle immediate vicinanze delle persone, vari settori in tutto il mondo stanno adottando un numero sempre maggiore di cobot.
Poiché i cobot sono facili da programmare e rapidi da configurare, gli operatori sono in grado di utilizzarli dopo qualche lezione online. Il fatto che sia possibile modificarli per gestire attività diverse significa anche che possono essere riconfigurati per processi diversi, rendendo l’automazione flessibile una realtà. Sebbene la percentuale di cobot rispetto a quella dei robot tradizionali sia piccola, il numero totale di robot industriali nel settore è in costante aumento. I dati di Statista mostrano che i cobot rappresentano il 5% delle vendite complessive di robot nel 2018. Ora si prevede che raggiungeranno l’11% nel 2021 e il 13% nel 2022.
Straordinaria precisione di saldatura con il controllo adattivo
L’utilizzo della saldatura robotica consente alle aziende di saldare centinaia di parti all’ora. Anche se la precisione robotica è già superiore a quella umana, cosa succederebbe se potessimo aumentarla ulteriormente? È qui che entra in gioco il controllo adattivo. Tramite una tecnologia all’avanguardia, incluso il machine learning, i dati di saldatura provenienti da vari robot vengono registrati e analizzati per vedere come si possono migliorare questi processi.
“Fattori come la tensione delle macchine, la resistenza incontrata durante il processo di saldatura e perfino la temperatura vengono monitorati costantemente”, spiega Henriksen.
“I dati vengono quindi studiati tramite il machine learning e vengono apportate modifiche per migliorare ogni aspetto del processo. Dalla velocità alla precisione e ai processi stabilizzati, i robot sono programmati per adattare il proprio lavoro al fine di garantire che tutto funzioni a un ritmo ottimale”.
Potrebbe sembrare che tali incrementi facciano risparmiare solo qualche millisecondo ai controlli della saldatura robotica, ma in realtà il risparmio è molto più significativo. E in un periodo in cui vari settori stanno cercando di ottimizzare l’efficienza e ridurre gli sprechi, un’accuratezza di questo tipo è molto utile. Inoltre, l’utilizzo del controllo adattivo arriva in un momento in cui vengono presi in considerazione nuovi materiali innovativi per costruire la prossima generazione di soluzioni. Questi controlli possono fornire a vari settori informazioni in tempo reale sui materiali su cui si sta lavorando e possono incorporare modifiche in base alle esigenze.
Contribuire a realizzare Industry 4.0
Con la pandemia, è diventato chiaro che le tecnologie digitali possono svolgere un ruolo cruciale nella creazione di una catena del valore più resiliente. Secondo il numero di ottobre 2021 dell’International Sheet Metal Review, “le economie devono abbracciare l’automazione e creare le competenze necessarie per ottenere profitti”. In altre parole, devono abbracciare la 4° rivoluzione industriale, che è già iniziata.
Il mercato della saldatura robotica si trova nella posizione ideale per realizzare Industry 4.0. Soluzioni come i cobot e i sistemi di automazione “plug and play” sono già in fase di elaborazione nel settore. Consentono a varie aziende di evitare complicate attività di ricerca e sviluppo industriale e costosi investimenti e di concentrarsi semplicemente sul miglioramento dell’efficienza e della redditività.
“L’automazione è qui per rimanere. Si tratta solo di vedere quanto ci mettono le aziende ad adottarla”, spiega Henriksen. “La robotica può aiutare a semplificare il processo. Basti pensare ai vantaggi che un’azienda ottiene dall’essere in grado di collegare una saldatrice robotica al sistema, dare alla saldatrice alcune semplici istruzioni e poi lasciare che faccia il suo lavoro. I tempi di inattività sono ridotti al minimo e i risultati sono visibili in tempo reale”.
Colmare la carenza di competenze con la tecnologia
La possibilità di avere robot flessibili e adattabili è fondamentale, soprattutto se si considera il fatto che una delle maggiori sfide per il settore della saldatura è la carenza di operatori di saldatura qualificati.
Un numero sempre maggiore di aziende investe nei robot di saldatura e incoraggia sempre più dipendenti a migliorare le proprie competenze per poter lavorare su questi robot e insieme a essi.
“Le scuole tecniche hanno iniziato a includere i robot di saldatura nella didattica e le aziende stanno acquistando un numero sempre maggiore di robot industriali. Ritengo che il settore diventerà più attraente per la nuova forza lavoro in futuro e che sarà più facile assumere operatori di robot di saldatura”, sottolinea Henriksen.
Torben Henriksen, Sales Manager presso Kemppi Danmark A/S con A7 MIG Welder
Verso il 2022
In base al report World Robotics 2021 Industrial Robots dell’International Federation of Robotics (IFR), le vendite di nuovi robot sono aumentate leggermente dello 0,5% nonostante la pandemia globale, con 384.000 unità spedite in tutto il mondo nel 2020. In Europa, ci sono stati segnali di forte ripresa soprattutto in Germania e per la domanda di robot nel Regno Unito si prevedono tassi percentuali di crescita a due cifre nel 2021 e nel 2022.
“Rispetto a dieci anni fa, le vendite di robot industriali in Danimarca sono aumentate del 5% all’anno”, afferma Henriksen.
“Nel 2020 c’è stato un calo dell’11% nelle vendite di robot industriali, almeno in parte dovuto alla pandemia. Le previsioni di quest’anno sono più o meno le stesse del 2019. Per il 2022, tenendo conto della situazione attuale, sono ottimista sul fatto che questi numeri possano solo crescere”.
Sini-Maria Melanen
Editor at Spoon Finland. A journalist at heart – specialized in B2B marketing communications and usually the first to challenge the status quo. Loves crafting narratives around real people and stories.